Le dieci vie della
felicità
I DIECI COMANDAMENTI
Esiste un solo Dio, che ha creato tutti noi, che ci ama e che ci resta sempre accanto. Nulla può essere più importante di Lui, per cui non dobbiamo metterlo al secondo posto o addirittura “sostituirlo” con altri dei (lo sport, i videogiochi, la televisione...).
Quante
volte mi dimentico di te Dio… spesso prima di te vengono cose poco importanti,
e per te rimane solo qualche attimo prima di dormire… sempre che non sia troppo
stanco…
AMARE QUALCUNO, SIGNIFICA DIRGLI: TU PER ME SEI
UNICO!
Dobbiamo
pensare a Dio come ad un “papà”: quando nominiamo il suo nome, facciamolo
sempre con amore e con rispetto. Non pronunciamo il nome di Dio senza motivo,
magari anche con delle imprecazioni o bestemmiando. Quando mettiamo vicino al
Suo nome delle brutte parole, lo offendiamo e lo facciamo soffrire. Dio non è
il genio della lampada: impariamo a chiamarlo solo lo vogliamo pregare e
vogliamo parlare con lui, non perché vogliamo ottenere qualche cosa in cambio
dalle nostre preghiere... Ricordiamoci sempre anche di non giurare mai su Dio,
nemmeno se stiamo dicendo la verità...
Quante
volte dico il tuo nome per niente... Se il compito va male, o se i genitori mi
sgridano, o se rompo il mio gioco preferito..., me la prendo con te!
PRONUNCIA
IL MIO NOME SEMPRE CON AMORE E RISPETTO, PERCHÈ IO SONO SEMPRE ACCANTO A TE
La domenica è un giorno speciale: un giorno di riposo
e di festa e noi abbiamo un appuntamento importante con il Signore.
Partecipando alla Messa, ascoltiamo la Sua Parola, lo ringraziamo per i Suoi
doni e lo accogliamo con l’Eucaristia (Comunione). Durante tutta la settimana
siamo presi da tanti impegni, possiamo dedicare almeno un giorno a Colui che ci
ha donato tutto... Spesso noi diciamo “non ho tempo” o “non ho voglia”, ma Dio
ha sempre tempo per noi e voglia di stare in nostra compagnia. Lui è sempre lì
che ci aspetta.
La
domenica è l’unico giorno nel quale posso dormire. Non ho l’impegno della
scuola e il mio letto è proprio comodo... Uffa perché devo andare a Messa???
RICORDATI DI VENIRMI A TROVARE
LA DOMENICA, PERCHÈ MI PIACE STARE CON TE
Mamma e papà ci
hanno dato la vita e ci hanno insegnato tante cose. Onorare i nostri genitori
non significa fargli tanti complimenti e dar loro sempre ragione, ma amarli,
rispettarli, ubbidire loro, aiutarli, non raccontare loro delle bugie e non offenderli,
magari rispondendo loro male. Come tutti, anche loro ogni tanto sbagliano,
impariamo a perdonare qualche loro piccolo difetto, proprio come loro fanno
continuamente con noi quando perdonano le nostre marachelle.
Voglio
bene ai miei genitori, ma quando mi sgridano proprio non li sopporto!! Se non
ho voglia di fare i compiti, o se voglio stare alzato la sera, o se voglio
guadare la TV… ma perché devono sempre “rompere”?
SE NON RISPETTIAMO I NOSTRI
GENITORI, VUOL DIRE CHE NON LI AMIAMO!
Non si uccide
solo togliendo la vita ad una persona, ci sono tanti modi per uccidere: quando
fai soffrire una persona offendendola, quando sei arrabbiato con un amico e lo
prendi a pugni o a calci, invece di perdonarlo, quando sei prepotente e non
rispetti ciò che pensano gli altri. Una vendetta chiama un’altra e spesso ci si
ritrova a non ricordarsi perché si ha iniziato a litigare.
Impariamo ad ascoltare gli altri e a perdonarli se
qualche volta ci fanno un torto: il perdono fa stare meglio chi lo riceve ma
anche chi lo dà. Cercare di vendicarsi rende il nostro cuore sempre più
cattivo.
Alcuni
giorni quel mio compagno mi rompe... Lo strozzerei!!! Mi prende in giro e io
faccio lo stesso con lui. Capperi, proprio non lo sopporto.
RISPETTATE LA VITA, PERCHÈ È
IL DONO PIÙ GRANDE CHE VI HO FATTO!
Il nostro corpo è il tempio di Dio. Questo significa che è sacro, che
deve essere rispettato. Per rispettare questo comandamento non dobbiamo
considerare il nostro corpo o quello degli altri come un oggetto, una cosa. Non
dobbiamo ridere dell’aspetto delle altre persone, perché questo significa non
rispettarle.
Ogni persona ha il diritto che le sue cose vengano
rispettate. Per questo ricordiamoci di non prendere mai gli oggetti che
appartengono ad un altro senza prima chiederlo. Se ci prestano qualcosa, non
roviniamolo solo perché non è nostro e ricordiamoci di restituirlo.
Dio ha fatto ad ognuno di noi tanti doni:
ricordiamoci di condividerli con gli altri, non c’è tristezza più grande del
tenere tutto per sé!
Quel
giornalino mi piace tanto, ma non ho i soldi per comprarmelo. Quasi quasi mi
prendo i soldi dal portafoglio del nonno che è sul tavolo, tanto lui sta
riposando. Di sicuro non mi vedrà!!
RISPETTA LE COSE DEGLI ALTRI,
PERCHÈ SIETE TUTTI FRATELLI.
Alle volte dire la verità costa fatica e ci
spaventa: magari abbiamo fatto qualche cosa di sbagliato e non vogliamo
deludere i nostri genitori o un nostro amico. Ricordiamoci, però, che è
importante dire sempre la verità ed essere sinceri con gli altri. Impariamo anche
a non raccontare dicerie e pettegolezzi che ci sono giunti all’orecchio, danno
spazio ad altre bugie sulle persone che ci stanno accanto.
….
non sono stato io … non penserai mica di sgridarmi per questo. Te lo assicuro,
la maestra mi ha sgridato per colpa di un mio compagno. Io ero bravo e in
silenzio.
NON DIRE COSE FALSE, PERCHÈ IO
SONO LA VERITÀ.
La cosa più importante da ricordare è che le persone
non sono cose e non vanno trattate come oggetti di nostra proprietà. Non
dobbiamo volere le attenzioni di tutti su di noi (genitori, maestri, amici...):
altre persone hanno bisogno del loro aiuto e del loro affetto. Non è giusto
privare gli altri di questo. Ringraziamo sempre il Signore per tutte le persone
che ci ha messo accanto e che ci vogliono bene, ma non dobbiamo essere gelosi
di loro.
Mamma
mia come è bello Vittorio, non importa se è il fidanzato di Matilde, adesso gli
chiedo se viene al cinema con me… magari gli piaccio di più io e lascia
Matilde.
LE PERSONE NON SONO DEGLI OGGETTI DA “RUBARE”!
Dio ci ha
donato gratuitamente tutto quello di cui abbiamo bisogno. Impariamo ad
accontentarci di quello che abbiamo, senza essere invidiosi se un nostro amico
ha qualcosa che ci piace e noi no. Non invidiamo chi ha più giochi di noi, una
bici più bella o è più ricco. La nostra vera ricchezza non è avere un
giocattolo in più, ma tutte le persone e gli amici che ci vogliono bene.
…
uffa che rabbia!! Caterina ha una giacca nuova che mi piace proprio. A lei non
sta bene come starebbe bene a me … se potessi averla io …!
NON INVIDIARE GLI ALTRI,
PERCHÈ HO MESSO NEL CREATO QUANTO BASTA PER TUTTI
1 comments:
Graie davvero un bello spunto di riflessione che girerò ai miei ragazzi
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